L'arte di giorgia parla attraverso l'arcobaleno


"Sono davanti, ancora una volta, alla nuova produzione di Giorgia Claire ed ancora una volta mi ritrovo innanzi alla ricerca interiore di un essere umano che esprime così la sua voglia di affermazione di un individualismo lontano da ogni generica pretesa di universalità.


Quasi un bisogno di assoluto. Ma non di indistinta partecipazione ad una indifferenziata perfezione ma un semplice incontro con il suo “IO”.


La sua arte parla attraverso l’arcobaleno."


TABUSSO AL CASTELLO DI RODDI a cura di Giorgio BARBERIS


Dal Settimanale della Provincia di Cuneo "IDEA", N. 26 del 7 luglio 2011
"Dal 9 luglio al 7 agosto il castello di Roddi ospita una sessantina di lavori che fanno da corollario a opere inedite del maestro torinese Francesco Tabusso, l'erede spirituale di Felice Casorati. Fu il novarese ad accompagnalo, spingerlo e sostenerlo negli esordi artistici perchè seppe riconoscere nei lavori di Tabusso, l'alto valore intrinseco di originalità unita a semplicità, di vigore pittorico mai disgiunto dalla sensibilità poetica delle sue immagini. Il valore pittorico delle sue opere porterà Tabusso appena ventiquattrenne alla Biennale di Venezia del 1954, del 1956 e del 1958, fino ad arrivare al riconoscimento attribuitogli nel 1966 con una sala personale. Il suo percorso espositivo annovera presenze nelle più prestigiose rassegne internazionali, oltre naturalmente a innumerevoli mostre personali in Italia. Nel 1975 l'artista realizzò per la Chiesa di San Francesco d'Assisi a Milano, progettata da Giò Ponti, la bellissima grande pala absidale "Il cantico delle creature", completata con quattro trittici dedicata ai fioretti di San Francesco. Caratteristica del lavoro di Tabusso è il procedere per cicli: la figura, il paesaggio, i proverbi popolari, gli animali del bosco, l'omaggio ai grandi maestri del passato (Goya, Caravaggio, Rembrandt), il mare, il circo, i miti. Tutte le sue opere sono firmate e caratterizzate da un tratto semplice e immediato non disgiunto dal vigore creativo del sogno e dalla passione profonda della sua anima sensibile.

I montanari delle valli, le vigne della Langa, i ritratti di fanciulla, la natura impressa sulla tela ci catturano con forza e ci trasportano nella sua personale visione del mondo. E' per questo, per il suo aver saputo unire tecnica e stile personale a una comunicazione visiva diretta e immediata, che Tabusso è uno fra i pochi artisti che trova ampio consenso sia tra la critica sia tra la gente. Un cantore della semplicita, della bellezza, della natura, del quotidiano attorno a noi e dentro di noi che la rassegna, grazie ad una trentina di pittori selezionati da Silvia Ferrara, del calibro di Vito Tibollo, Rinaudo, Claire, Grappeggia, Girotto, Foschi, Alemanno, Arbasio, Carbone e Giorgi, per citarne solo alcuni, descrive a tutto tondo.

La rassegna non cerca di immergere il pubblico esclusivamente nel percorso artistico del pittore torinese, ma tende, forte nella scelta dei lavori di quest'ultimo condotta da Luca Barsi, a sottolineare tutte le qualità recepite dal grande Casorati. Grazie anche alle varie forme interpretative degli artisti che hanno accettato di omaggiarne la figura e l'afflato creativo con lavori che, seppur a volte in apparenza distanti dall'alfabeto del maestro, rivelano un'intimizzazione del mondo cantato da Tabusso radiante dai colori, dalle pennellate e dalla prorompente sensibilità delle creazioni proposte."

Prof. Giorgio BARBERIS


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