Dal Settimanale della Provincia di Cuneo "IDEA", N. 26 del 7 luglio 2011
"Dal 9 luglio al 7 agosto il castello di Roddi ospita una sessantina di lavori che fanno da corollario a opere inedite del maestro torinese Francesco Tabusso, l'erede spirituale di Felice Casorati. Fu il novarese ad accompagnalo, spingerlo e sostenerlo negli esordi artistici perchè seppe riconoscere nei lavori di Tabusso, l'alto valore intrinseco di originalità unita a semplicità, di vigore pittorico mai disgiunto dalla sensibilità poetica delle sue immagini. Il valore pittorico delle sue opere porterà Tabusso appena ventiquattrenne alla Biennale di Venezia del 1954, del 1956 e del 1958, fino ad arrivare al riconoscimento attribuitogli nel 1966 con una sala personale. Il suo percorso espositivo annovera presenze nelle più prestigiose rassegne internazionali, oltre naturalmente a innumerevoli mostre personali in Italia. Nel 1975 l'artista realizzò per la Chiesa di San Francesco d'Assisi a Milano, progettata da Giò Ponti, la bellissima grande pala absidale "Il cantico delle creature", completata con quattro trittici dedicata ai fioretti di San Francesco. Caratteristica del lavoro di Tabusso è il procedere per cicli: la figura, il paesaggio, i proverbi popolari, gli animali del bosco, l'omaggio ai grandi maestri del passato (Goya, Caravaggio, Rembrandt), il mare, il circo, i miti. Tutte le sue opere sono firmate e caratterizzate da un tratto semplice e immediato non disgiunto dal vigore creativo del sogno e dalla passione profonda della sua anima sensibile.


I montanari delle valli, le vigne della Langa, i ritratti di fanciulla, la natura impressa sulla tela ci catturano con forza e ci trasportano nella sua personale visione del mondo. E' per questo, per il suo aver saputo unire tecnica e stile personale a una comunicazione visiva diretta e immediata, che Tabusso è uno fra i pochi artisti che trova ampio consenso sia tra la critica sia tra la gente. Un cantore della semplicita, della bellezza, della natura, del quotidiano attorno a noi e dentro di noi che la rassegna, grazie ad una trentina di pittori selezionati da Silvia Ferrara, del calibro di Vito Tibollo, Rinaudo, Claire, Grappeggia, Girotto, Foschi, Alemanno, Arbasio, Carbone e Giorgi, per citarne solo alcuni, descrive a tutto tondo.
La rassegna non cerca di immergere il pubblico esclusivamente nel percorso artistico del pittore torinese, ma tende, forte nella scelta dei lavori di quest'ultimo condotta da Luca Barsi, a sottolineare tutte le qualità recepite dal grande Casorati. Grazie anche alle varie forme interpretative degli artisti che hanno accettato di omaggiarne la figura e l'afflato creativo con lavori che, seppur a volte in apparenza distanti dall'alfabeto del maestro, rivelano un'intimizzazione del mondo cantato da Tabusso radiante dai colori, dalle pennellate e dalla prorompente sensibilità delle creazioni proposte."
Prof. Giorgio BARBERIS